Hans Kung, in morte di teologo attraversato dal dubbio e sempre in ricerca
di Luca Rolandi |
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Hans Kung è morto all’età di 93 anni, propria della stessa malattia che colpì Karol Wojtyla, il Papa polacco e oggi San Giovanni Paolo II, che il teologo svizzero avverso moltissimo nel corso della sua vita e dal quale subì molti richiami e condanne. Un itinerario di studioso a tutto tondo, coraggioso, quello di Kung, spesso criticato perché giudicato dalla dottrina ufficiale, fuori dal seminato. Come hanno scritto in alcuni commenti sui social lettori e appassionati del suo pensiero, Kung faceva parte di quei teologi, quelli veri, che sono sempre uomini e donne liberi e spingono il pensiero ben oltre i dogmi. Li discutono Li temprano e molte volte rischiano qualcosa. Senza di loro, il Cristianesimo sarebbe solo una pratica devota, un insieme di precetti, un prontuario di obbedienze, una propaganda di ipotesi magiche. Kung è stato il più letto, o forse i suoi libri i più acquistati ma mai completamente letti del XX secolo.