Emergenza finita (?) tra varianti Covid e antichi problemi
di Giuseppina Viberti e Germana Zollesi |
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Ebbene sì: siamo “quasi” arrivati alla fine dello stato di emergenza e alla gestione “ordinaria” della malattia da Covid 19. Purtroppo il messaggio che passa alla popolazione è falsato dalla speranza che ognuno di noi ha: la pandemia si è esaurita, presto ritorneremo alla vita del 2019. Niente di più sbagliato! L’unica certezza che abbiamo è che il virus di Wuhan non è più in circolazione, ma le continue variazioni del suo genoma hanno portato ad un virus “nuovo” con caratteristiche sostanzialmente diverse: Omicron con le sue sottovarianti BA.1 e BA.2. L’ultima survey dell’Istituto Superiore di Sanità del 7 marzo, alla quale hanno partecipato i laboratori Covid di tutto il Paese, ha evidenziato che in Italia la variante Delta è sparita ed è presente Omicron con le sue due varianti suddivise equamente nel 50% di ognuna. Queste varianti hanno un tasso di contagiosità molto elevata e possono colpire tutti (vaccinati e non e chi ha già avuto il Coronavirus da oltre 4 mesi) con manifestazioni cliniche molto attenuate nelle persone vaccinate con tre dosi.