Aceri di corso Belgio: mercoledì faccia a faccia Tresso-Comitato
Aggiornamento: 12 ago 2023
di Aida dell'Oglio
A più di un anno da quando l'Assessorato al verde pubblico di Torino ha ideato il Piano di riqualificazione ambientale per la città, o, come ha spesso rivendicato l'assessore Francesco Tresso, lo ha ereditato dalla precedente Giunta, e fatto suo, solo tra qualche giorno, mercoledì prossimo, 9 agosto, il Comitato” Salviamo gli alberi di Corso Belgio”, invitato personalmente dallo stesso Assessore, potrà discutere del problema in una sede ufficiale.
Inversione di tendenza del Comune di Torino
E' difficile stabilire che cosa ci si possa attendere da un tale incontro. Se ripercorriamo le tappe dell'intera vicenda, si tratta di un'inversione di tendenza rispetto alle resistenze al dialogo mostrate dall'Amministrazione pubblica, restia a coinvolgere in una decisione così importante non solo per l'ambiente, dal punto di vista estetico e funzionale, ma anche, e forse soprattutto, per gli effetti sulla condizione dei cittadini, i diretti fruitori di questo progetto.
Sin dall'iniziale discussione nelle Commissioni comunali, a seguito delle quali sono state prese le necessarie delibere, si è avvertito il proposito di tenere la cittadinanza all'oscuro di quanto si andava decidendo. Al punto che, in alcuni momenti, essendo comunque trapelata la notizia di ciò che stava avvenendo, è stato impedito l'accesso ai comuni cittadini nelle sedi comunali in cui si discuteva.
Da allora, mesi e mesi di informazione unilaterale in cui viaggiavano un po' dappertutto, nelle Circoscrizioni, nelle Bocciofile, nelle Parrocchie, attraverso il volantinaggio durante le varie fiere mercato cittadine, depliant patinati, a colori, dove, si presentava il progetto come una splendida riqualificazione ambientale. Si ometteva però di informare che tale riqualificazione sarebbe passata attraverso l'abbattimento di 241 aceri sani, anzi si descriveva tutta l'alberata che si sviluppa per circa due chilometri, come malata e a fine ciclo di vita.
9 giugno, l'inizio della protesta
Tutto questo è durato fino al 9 giugno, quando, alla vigilia dell'inizio dei lavori di abbattimento, l'assessore Tresso, con tutta la sua équipe, si è, per la prima volta, offerto ai suoi elettori in una riunione pubblica, nella sede della Bocciofila di Corso Belgio, per presentare il suo Progetto.
E' solo per la vivace protesta dei cittadini che da lunedì 12 giugno, si è impedito alle ruspe e alle seghe di procedere nello scellerato piano e mantenere gli aceri ancora in piedi, accuditi e custoditi ventiquattro ore su ventiquattro dai cittadini, residenti, ma anche di zone molto lontane della città e dei dintorni. Si, perché mano a mano ci siamo dovuti rendere conto che siamo di fronte ad un piano generale di abbattimento delle alberate, non sempre giustificato da necessità.
Da quei giorni tante cose sono accadute. Il “Comitato” è molto cresciuto, cittadini di altre zone già colpite dal provvedimento (vedi Meisino, corso Umbria o corso Galileo Galilei e altre) o comunque minacciati , si sono uniti a noi nella protesta e da noi hanno appreso alcuni strumenti per fronteggiare, in termini legali, il rischio imminente per le loro alberate sane.
Il Comitato però non si limita alle proteste verbali e alle azioni legali. Di fronte al disinteresse che il Comune (e dunque più amministrazioni) sta mostrando da anni per la salute del verde pubblico (Torino era considerata la città più verde d'Europa), non occupandosi di una regolare e professionale potatura degli alberi, del taglio delle erbe nei prati, della eliminazione dei rami pericolanti ed altro, il Comitato si è organizzato per procedere a innaffiature periodiche degli aceri di corso Belgio e non solo.
Le iniziative dei cittadini
Nella nostra ultima assemblea infatti, abbiamo discusso a lungo su come organizzare in tutta la città le innaffiature degli alberi che mostrano una evidente sofferenza, a causa delle scarse piogge. Alcuni di noi lo facevano già da tempo, ma ora il Comitato sta preparando un piano volto a coprire tutta la città con i necessari interventi. Va da sé che abbiamo deciso di continuare a presidiare Corso Belgio per tutto il mese di agosto e in avanti, se sarà necessario. A meno di dichiarazioni ufficiali e firmate della Giunta Lo Russo che si impegni a non toccare gli aceri sani e, nel caso di abbattimenti, ne dimostri la necessità.
Alcuni volenterosi e dotati di senso artistico, oltre che di buoni muscoli, stanno provvedendo a preparare il terreno di un piccolo spazio vicino al suolo pubblico per la cui occupazione stiamo regolarmente pagando al Comune, per creare un'aiuola verde con giardino roccioso. Alla cui piantumazione tutto il Comitato concorre. Quel tratto di corso Belgio, dove trascorriamo molte ore delle nostre giornate, sta diventando un punto di aggregazione per molti che non si limitano a firmare la petizione, ma si fermano a parlare, a dare consigli, a esporre le loro problematiche. L'atmosfera è molto diversa dai primi giorni, quando alla nostra richiesta di partecipare alla protesta, molti ribattevano che “se gli alberi sono malati, è giusto abbatterli”.
C'è voluta molta pazienza e molto impegno ma ora si respira un'altra atmosfera. E teniamo anche d'occhio le occasioni italiane ed europee, in cui i nostri rappresentanti locali esprimono la volontà di incrementare il verde pubblico, di abbattere le isole di calore, di provvedere al benessere cittadino. Ci saremo anche noi.
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